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ENGLAND'S HIDDEN REVERSE

DAVID KEENAN
Book

"England's Hidden Reverse. A Secret History Of The Esoteric Underground"
Una mano sul cuore e l'altra su questo libro, dopo di che dite "Lo giuro". Sì, perché questa, amici, è la vera Bibbia della scena underground-esoteric inglese, quella che ha segnato la storia con nomi come Current 93, Coil e Nurse With Wound. E proprio a questi tre gruppi in particolare è dedicata l'opera del giornalista David Keenan (The Wire, MOJO, New Musical Express), che ripercorre con dovizia di particolari e attraverso mille curiosità e aneddoti la storia di questi collettivi oscuri e dei leader che più li rappresentarono. Il fortunato lettore passerà così dal mondo di David Tibet alle gesta del "Nurse" Steven Stapleton, passando attraverso le vicissitudini del grande Peter Christopherson, membro originario dei TG prima, e artefice della saga Coil dopo. Ma non solo dei pezzi da 90 ci parla Keenan: nessuno dei personaggi che prese parte alla storia dei tre collettivi viene dimenticato, e questo fa del libro sicuramente la guida più completa esistente ad oggi sull'argomento. Molto bella la cover ad opera di Steven Stapleton, con un collage a colori di visi noti e meno noti, e da non dimenticare anche il cd allegato, custodito in una bustina trasparente al termine del libro: in pratica un piccolo best dei tre gruppi, con i brani dei NWW in versione "riletta" per l'occasione. Da segnalare anche l'esistenza di alcune copie con addirittura due cd: il secondo è il recente live acustico di Lisbona dei C93, una chicca esclusivamente per alcuni fortunati, viste le poche copie stampate con allegati entrambi i dischetti. In conclusione, un'opera veramente mastodontica da parte del nostro Keenan, che per il tempo impiegato, i molti contatti spesso difficoltosi, e non ultima l'eleganza dell'oggetto, vale tranquillamente i suoi 35 £ di prezzo. (Oflorenz)

 

CAFE' LIBER - PUNTO G (TORINO), 25 Novembre 2003 Prima serata dell'evento che avrebbe dovuto portare David Keenan a Torino, per la presentazione del suo libro "England's hidden reverse - A secret history of the esoteric underground", volume incentrato sulle vicende dei nomi storici della scena rituale e industriale inglese, ed in particolare Coil, Current 93 e Nurse With Wound.
Quando arriviamo al locale ci attende la brutta notizia che il David non ci sarà, e quindi la possibilità di un'intervista dal vivo e di un bel libro autografato sfuma in partenza...
Ci accomodiamo quindi con calma, osservando la mostra fotografica di Ruth Bayer (fotografa ufficiale di Current 93, Coil, Death in June, Nurse Whit Wound), dal titolo "Splash". Le opere sono state realizzate principalmente fotografando pesci e mostri di plastica e modificando le immagini attraverso programmi di fotoritocco. Non male, anche se mi sarei aspettato qualcosa di più interessante e soprattutto maggiormente valorizzato dal locale.
Il secondo evento della serata ci riporta nuovamente a Torino, dopo il concerto sabaudo dello scorso anno, ARKKON, progetto solista del londinese Dave Knight (già in Shock Headed Peters e Lemon Kittens, nonché collaboratore di Lydia Lunch e del "Coil" Stephen Thrower). Seduto solo soletto al centro della sala, con la sua chitarra elettrica ed i suoi sintetizzatori, si produce in un buon dark-ambient, riuscendo per brevi tratti a farci dimenticare l'incazzatura per l'assenza di Keenan. Il concerto ha avuto una breve durata, nella quale sono stati realizzati pezzi tratti dal suo ultimo lavoro "Rotonda", cd contenente 5 brani della durata complessiva di 59 minuti. L'ultima traccia del disco presenta alla voce l'inossidabile Lydia Lunch, la quale ha anche realizzato il testo del brano. A chi piacciono i suoni dilatati al massimo, tristi e malinconici, le due realizzazioni di Knight non possono non estasiare.

ON GAIA (TORINO), 26 Novembre 2003
Ed eccoci alla seconda puntata della Keenan kermesse, che tutto è stata fuor che Keenan... Anche questa sera infatti scaletta ridotta, a causa dell'assenza del nostro, il quale avrebbe dovuto esibirsi con il suo progetto Volcanic Tongue. In realtà anche la mostra della Black Sun Production, dal ridondante titolo "Electricity calls angels through the voltage", ci lascia purtroppo un tantino delusi. Massimo e Pierce, i due collaboratori dei live shows dei Coil, appaiono in una decina di scatti fotografici avvolti in una sorta di cellophane trasparente e "intubati" in ogni dove, ma la staticità delle foto non rende merito alla loro performance, per cui restiamo in attesa di vederli all'opera dal vivo mercoledì 17, in quello che sarà il terzo appuntamento della manifestazione.
Consoliamoci dunque con la performance di Joseph Budenholzer: con gran professionalità, di fronte a 50 anime scarse, ci regala un set acustico che, oltre a presentare il suo nuovo lavoro "Seeds Of Love", ripercorre diverse tracce ormai note tratte dai vecchi album del suo progetto Backworld. In stivali e smagliante camicia rosso-nera da vero "cowboy apocalittico", Joseph ci intrattiene simpaticamente per un'ora abbondante, scambiando anche qualche divertente battuta col pubblico, in particolare con una ragazza che rischia di incendiare il giubbotto con una delle candele del locale...
L'ultimo quarto d'ora della performance vede l'entrata in scena dei torinesi Larsen (foto sotto), che accompagnano Joseph con altre due chitarre, dando maggiore pienezza al suono e creando i consueti tappeti sonori tipici del Larsen-sound. Per la cronaca, è presente un banchetto con quasi tutti i lavori di Backworld e l'ultima fatica dei Larsen "Musm", cd limitato in 150 copie custodito in una originale bustina in plastica scura con "L" adesiva grigia oppure rossa, per la gioia di noi collezionisti poveri maniaci... Uno speciale ringraziamento all'amico Luca Valfrè di Asti, autore delle belle foto allegate ai nostri articoli.

ON GAIA, 17 Dicembre 2003
Ed eccoci giunti al piatto forte della manifestazione, con la live performance di Massimo e Pierce della Black Sun Production.
Il palco dell'ON GAIA si presenta completamente impacchettato nel cellophane trasparente, mentre dall'alto e dalle colonne laterali penzolano parecchie strisce sempre di cellophane, dando a tutto l'insieme un aspetto veramente particolare. Le luci sono spente, ed illuminati da un unico faretto assistiamo ad una lunghissima intro sonora ad opera di DRAZEN, artista della scuderia Eskaton dei Coil. Un pesante industrial ambient di forte impatto, che a me ricorda a tratti certe cose di scuola Blood Axis. Contemporaneamente vengono proiettate in rapida successione forme psichedeliche in continua mutazione, tra le quali, con un po' di attenzione, si percepiscono forme di organi sessuali maschili e femminili "sparate" a mo' di immagini subliminali. Ed ecco finalmente apparire dal buio i due figuri, che, inguainati in tenuta fetish, scelgono fra il pubblico quella che sarà la loro vittima della serata: un giovane in jeans e camicia viene accompagnato al centro del palco e spogliato completamente nudo come mamma l'ha fatto. Massimo e Pierce si spogliano anch'essi dei loro orpelli sado maso, restando anche loro nudi con i soli stivaloni inguinali, e facendo bella mostra dei loro splendidi tatuaggi, tra cui riconosco il sole nero dei Coil e la mitica croce del Tempio della Gioventù Psichica.
Ed è proprio all'epoca pre-Psychic TV e Throbbing Gristle che stiamo per proiettarci idealmente, con uno show che fa rivivere le gesta dei mitici COUM Transmissions di Genesis e Cosey, quando ancora i TG in realtà non esistevano nemmeno e i due giravano l'Europa presentando il loro scioccante show senza regole né compromessi. I due "carnefici" iniziano con movimenti lentissimi e sinuosi ad imprigionare la vittima nel domopack trasparente, fino a creare una vera e propria ragnatela impressionante, legando il poveretto con tutti i fili pendenti dal soffitto già opportunamente predisposti. Il tutto dura per un'ora abbondante, sempre accompagnato dalle musiche di DRAZEN prima e del torinese MARIAE NASCENTI dopo, in un insieme dal forte pathos. La rappresentazione ha termine con la liberazione della vittima, ormai ridotta ad una specie di larva imprigionata senza via di scampo. Sicuramente uno show non per tutti, ma indubbiamente con un grande merito: aver fatto rivivere a distanza di 30 anni le gesta malate e rivoluzionarie dei Coum, insomma, un bel regalino per i cultori e nostalgici "Throbbiniani". Dopo lo spettacolo è stato proiettato un bel video live dei Coil, preso da uno show dei tour più recenti, che ha toccato anche città come Bologna e Mosca, e da cui sono stati tratti gli ultimi 4 cd live del gruppo. Purtroppo l'ora ormai tarda ci impedisce di rimanere, e, soddisfatti per lo psichico rituale a cui abbiamo assistito, ci avviamo verso casa.

SIEBEN, ON GAIA, 14 Gennaio 2004
Il simpatico ed istrionico Matt Howden, già nei Sol Invictus e partner di Tony Wakeford nel progetto Howden-Wakeford, chiude la rassegna torinese dedicata alla grande opera di Keenan. L'On Gaia, come abitualmente avviene per questi appuntamenti di culto del mercoledì, si presenta con le solite 50 anime, pronte questa volta a perdersi fra le proprietà magiche e sconosciute di fiori e piante selvagge. Il recente lavoro solista di Matt, infatti, verte completamente sul mondo dei fiori e delle piante selvatiche, e ne mette in luce fra l'altro le connessioni e le metafore che le legano alla sfera sessuale dell'uomo. Da solo con il suo magico violino, Matt incanta e ipnotizza l'audience con le sue scale armoniche e i suoi ripetuti loops, che si incastrano uno sull'altro senza l'ausilio di basi elettroniche e MIDI di sorta. Il suono che ascoltiamo infatti, è interamente prodotto dallo strumento di Howden, ed è il risultato di più armonie prima create e poi sovrapposte alle precedenti in un incredibile ed ipnotico crescendo di "looping" successivi. La gran parte dei brani è tratta proprio dall'ultimo "Sex and Wild Flowers", disco che ci sentiamo di consigliare per la sua natura assolutamente innovativa: il nostro menestrello ci stupisce con uno stile a metà fra l'ombroso Nick Cave ed il miglior traditional folk inglese, creando un risultato senz'altro più vario ed interessante della maggior parte dei ripetitivi ensemble neo folk dell'ultima ora. In conclusione Matt, pur essendo tutto sommato uno fra i personaggi meno legati direttamente al mondo narrato da Keenan, chiude alla grande questa manifestazione, lasciandoci speranzosi per altre future iniziative del genere, da queste parti così rare.

Testo: Scream e Of Lorenz
Foto live:
Luca Valfrè

 

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