ELENA M. ROSA LAVITA
Dismembering a dead
swan
CD
(Industrial
Ölocaust
Recordings)
Elena M. è stata affascinata sin da bambina dalla
musica de “Il Lago dei cigni” di Čajkovskij,
rafforzato dalla visione del Dracula
con Bela Lugosi, in cui il momento del morso ha
come sfondo musicale una porzione del tema
principale del celebre balletto. Una carsica
passione che è finalmente sgorgata con questo
album, che ha segnato la definitiva messa a terra
di una lunga gestazione, concretizzatasi con
l’indispensabile aiuto di Mario Cardinale della
IÖR, il quale ad ogni uscita, fa le cose
progressivamente più in grande: evolvendo rispetto
alla tape label nella sua prima fase, ora
l’etichetta rilascia regolarmente versioni in
cassetta e cdr delle varie uscite e questa non fa
eccezione. Il nome di Rosa Lavita, oltre che di
musica, è anche o forse ancor di più, sinonimo di
visual artist: suo è il meraviglioso lavoro
grafico che impreziosisce l’uscita, raffigurando
questa sorta di natura morta industriale, fatta
non di carne, ma di suoni rimescolati, digeriti e
riassemblati a creare nuove strutture musicali nel
segno del cut up di Gysin: un carillon con il tema
di Čajkovskij acquistato l’estate scorsa è stato
il punto di partenza, la sua “autopsia” la
creazione dello sfondo, a cui sono seguite le
linee di basso, la melodica Honer e altri oggetti
sonori non meglio precisati. I flauti nel primo
brano ricordano gli strumenti a fiato ricavati da
ossa umane che suonavano nell’album di debutto
degli Zero Kama e con essi si ritrova la medesima
essenza, portando l’ascoltatore ad assistere ad un
rituale individuale. Si continua con “The eye”
frastornante dialogo tra il carillon ed il basso,
poi coi clangori ed un più esteso estratto della
melodia per “The heart”, “The feathers” e “The
wing” in cui la chiave di volta sono minimalismo,
loop sonori ed il basso a fare da collante, fino
alla definitiva “The death”.
Sito Web:
https://rosalavita-elenam.bandcamp.com/music
(M/B’06)
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