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VERSIONE ITALIANA

 

 

Intervista by Anialf

In questo periodo ho contattato personalmente l’etichetta americana A DIFFERENT DRUM perchè avevo ascoltato qualche brano non troppo pesante da alcuni loro gruppi, e così ho scoperto che nel roster di Todd esiste da poco anche il solo-project Disreflect, che fa capo al tedesco Ingo von der Osten, che mi ha attirato con i suoi brani synthpop per nulla forzati, molto anni ’80, ma soprattutto con diverse affinità con The Frozen Autumn… Ho quindi iniziato la ‘ri-scoperta’ della A different drum proprio con lui…

A) Anzitutto, Ingo, è un piacere conoscerti: partiamo parlando un po’ di te, della tua persona, e del tuo essere artista..
Sono un tecnico IT addetto alla creazione di software per una grande compagnia assicurativa. Come molte delle persone comuni, ho una moglie, due figli, una casa ed un cane… Anche la mia attività musicale è similmente un po’ noiosa da raccontare. Sono partito a creare musica come passatempo qualche anno fa. Dovendo trascorre molto tempo come pendolare in treno per recarmi al lavoro, trovai un modo interessante per fare qualcosa durante quei viaggi. Non ho alcun background musicale specifico, tranne aver imparato a suonare la chitarra da piccolo: così la musica per me è solamente un hobby, e credo rimarrà tale nel tempo.

B) Come vi siete conosciuti con l’etichetta A Different Drum? Perchè una label americana e non una europea? La distanza non rappresenta un problema per entrambi?
Non ho mai avuto il coraggio di contattare alcuna label, perchè penso di avere ancora molto da imparare in termini di creazione e produzione della mia musica. Ma durante il 2008 la A Different Drum mi scrisse chiedendomi se mi fosse piaciuto creare un cd professionale con loro, ed io accettai. Con questa uscita discografica ho ottenuto molto di più di quanto avessi mai potuto pensare! Mi piace lavorare con loro, non mi chiedono mai di far maggiormente parte del ‘mainstream’ e mi lasciano libertà di fare quel che preferisco.

C) Hai rilasciato qualche demo prima del tuo debutto ufficiale?
Con i primi tentativi di creare musica che fosse di buon ascolto, pubblicai qualcosa su un portale tedesco chiamato “Myownmusic”, specializzato nell’accogliere la musica creata dai musicisti stessi, e più avanti feci la stessa cosa in Myspace. Ma non ho mai inviato nessun demo a nessuna label, se è quello che intendevi chiedermi.

D) Parliamo della tua musica: prima di tutto ti faccio i miei complimenti, in una scena inflazionata come quella del synthpop, penso che tu abbia trovato una tua propria identità...
E’ quello che cerco di fare. Ma trovare un proprio unico stile è praticamente impossibile. Sono spesso comparato a band che nemmeno ascolto! (debbo ammettere di non conoscere molto a fondo la scena a cui ‘appartengo’), però penso di essere sulla strada giusta e vedremo se questo viaggio proseguirà o dovrà essere concluso.

E) Da quando avevo vent’anni (ora ne ho 44) ho sempre seguìto la musica dark e gotica in generale: sono piu’ che altro interessato alla darkwave, al neoclassico/etereo, ma non rifiuto a priori di ascoltare synth-electro quando sento qualcosa di profondo in questi generi. Ciò premesso, parliamo nello specifico del brano “Rest”, per me un vero piccolo capolavoro: cosa mi dici della sua creazione?
Niente di speciale, in realtà: fortunatamente non c’è nulla di autobiografico dietro al testo. In diversi brani emerge il concetto di “come mi sentirei se pensassi che...”, così decisi che questo tema si sarebbe sposato bene con i campionamenti che avevo creato.

F) Ad essere onesto, questo brano (‘Rest’) mi ha subito rimandato alle cose più ispirate di Bjork (ho pensato ad ‘All is full of love’) ma anche molto ai brani dei The Frozen Autumn (non so se li conosci)... ‘Rest’ è molto drammatica, piena di tensione, triste e molto profonda, malgrado potresti comunque definirla ‘solo un buon brano synth-pop’...
Debbo ammettere di non conoscere molti brani di Bjork, ma se la si può definire ‘un buon brano synth’ beh questo è già sufficiente per me :-)
Ciò che io trovo molto interessante è che a quasi tutta la gente alla quale parlo dell'album, piace una canzone differente da quella che ho in mente io!

G) Cosa mi dici del testo di ‘Rest’? C’è qualche nesso con il videoclip che può essere visibile sul sito della ADD (anche se non credo che il brano parli direttamente di cimiteri o di morte...)
Come ho detto prima, con le mie figlie nella mente, l’ho creata partendo dal mio punto di vista al riguardo. Ed è vero, il brano parla di una morte. Ma ovviamente il testo è aperto a sufficienza per lasciare spazio alle proprie interpretazioni, il che è una buona cosa.

H) Un altro collegamento con le tue composizioni, può essere ritrovato nei più ispirati Wolfsheim, oppure nelle prime cose (meno orchestrali ed elaborate) dei Deine Lakaien...
In effetti ascolto molto i Wolsheim ed i lavoro di Peter Heppner (il cantante e creatore dei testi dell’ormai sciolto duo tedesco, nda). Invece è la prima volta che mi sento comparato ai Deine Lakaien!

I) Sbaglio, o mi sembra che per club mix di “Rest”, tu abbia ri-registrato le parti vocali? Forse è solo una sensazione dovuta alla sezione ritmica...
No, la versione clubmix è identica nel cantanto a quella originale, ha solo un diverso pattern di batterie elettroniche. Una scelta piuttosto ardita di Todd Durrant (il proprietario della A Different Drum, nda) che funzionato molto bene.

L) Anche “Still” è un ottimo brano, specialmente nei suoi arrangiamenti: di solito, qual è l’iter con cui componi musica?
Come ho detto prima, anzitutto creo dei campionamenti, poi certo di trovare un testo ad essi adeguato, ed una melodia di base che possa abbinarsi con l’atmosfera creata da tali campionamenti. Non mi chiedere quanti brani incompleti ci sono sul mio disco fisso! Ma in questo modo, se tutto funziona al meglio, ecco creato un nuovo brano.

M) “Mnemophobia” = “Paura dei ricordi”: cosa rappresenta per te questo termine? Paura di cosa esattamente? Te lo chiedo perchè per coincidenza da qualche mese soffro di leggere forme di amnesie, soprattutto non riesco a trattenere momenti particolarmente intensi o al contrario non piacevoli della mia vita quotidiana... e sono un po’ spaventato da questa perdita di memoria... ma forse nel tuo caso intendevi paura di ricordare eventi passati...
Il nome dell’album è basato sul brano ‘Fear of Memory', che parla dell’incertezza di voler chiudere una relazione e non vuoi fare l’ultimo passo perchè ti vengono sempre in mente solo i bei momenti vissuti insieme. Todd di A Different Drum propose poi l’idea di utilizzare il termine medico come titolo del cd. Questa idea mi era piaciuta subito, anche perchè rappresenta il tono generale di molti brani.
Effettivamente il tuo problema di salute spaventa un po’ a sentirlo dire: spero che tu possa migliorare in futuro!

N) Perchè hai scelto proprio “The Star of County Down” (il remake di una vecchia ballata tradizionale irlandese, nda) per il cd singolo?
Questo brano è stato il mio primo (e finora unico) tentativo di creare una cover. Utilizzare un brano così vecchio mi la lasciato libero da problemi di copyright. Non volevo alcuna cover sui miei cd, quindi la decisione di usare “The Star of County Down” come bonus track è stata la scelta più semplice. Al di là di questo, è comunque una canzone meravigliosa, e mi ricorda sempre dei miei viaggi in Irlanda.

O) Suoni e programmi tutti gli strumenti, oppure hai altra gente che collabora con te?
Normalmente faccio tutto da solo. Su “Mnenophbia” ho chiesto ad alcuni amici di Myownmusic di aiutarmi laddove sentivo che in qualche brano mancava qualcosa di speciale. Per esempio, su “Stranded” puoi ascoltare l’energica voce di Hermann Voges, un tenore di Monaco; su “Everything” l’assolo di chitarrra è di Michael Jarosch che è uno dei migliori chitarristi che io conosca.

P) Ora che “Disreflect” sta avendo un buon successo, cosa pensi di fare in futuro?
Beh, effettivamente è un successo ancora relativo :) Poche persone hanno deciso di comprare il cd anzichè di scaricarlo dalla rete. Forse dovrei iniziare a dipingere: nessuno avrebbe il coraggio di entrare a casa mia e prendersi i miei disegni gratis!!! :) Sto scherzando, naturalmente... Se terminerò abbastanza brani che considerassi buoni, e la mia label deciderà poi di pubblicarli, beh allora ci sarà sicuramente un secondo album, altrimenti no. Questo per me è un hobby gradevole, non ho ambiziosi progetti!

Q) Ok, Ingo, grazie di nuovo per questa piccola chiacchierata, stammi bene, e chiudi pure nel modo in cui preferisci!
E’ stato molto divertente, sono io che ringrazio te e ti saluto, assieme ai vostri lettori!

 

Contatti: http://www.myspace.com/disreflect2

 

 

Interview by Anialf

 

A) First of all, Ingo, nice to meet you: let’s start talking about you: tell us more about you, as a person and as a musician...
I'm working in the IT buissiness. We do Software for a big insurance company. Just as the normal guy you know I have 2 kids, wife, house and a dog.
For the musician it's similar boring. I started creating music as a hobby a few years ago. I have a rather long way to work by train and so creating is a nice way to do something useful with that time. I have no musical background except from learning the guitar when I was very young. So music is soley a hobby and it will stay that way.

B) How did you meet A Different Drum label? Why an american label and not an european one? The distance is not a problem for both of you?
I never wouldn't have dared to ask any label, because I think I still have a lot to learn in terms of producing and songwriting. But then in mid 2008 A Different Drum approached me and they asked if I would like to do a professional CD with them - I agreed. With that release I have achieved more than I ever had estimated.
I like working with them. They never asked me to be more 'mainstream like' and they let me do what I want.

C) Did you release any demo before this official release?
With the first tries creating music beeing kind of hearable I published them to a german internet portal for selfmade music called Myownmusic, later to Myspace too.
But I never send any demos to any label if that is what you mean.

D) Let’s talk about your music: first of all, many compliments, in an overblown act like synthpop, I think you try to find your own personality...
I try to. But finding an absolute unique style is an almost impossible task. I'm often compared to Bands I don't listen to. (I'm not too deep in the scene I admit)
But I think I'm on the right path and we'll see where this journey will end.

E) Since I was 20 y.o. (now I’m 44) I’m following dark and gothic music: I’m mostly into darkwave, neoclassical and ethereal sounds, but I don’t refuse to listen to synth-electro music when I feel something deep in it: and now let’s talk more about “Rest”, to me a real masterpiece: what about the creation of this song?
Nothing special about Rest. Luckily there is no autobiographical thing behind it. The lyrics emerged mainly to the 'how it would feel thought'. I decided that this theme would suit best to the musical snipplets I had.

F) To be honest, this song remainds me of a more inspired Bjork (I’m thinking about ‘All is full of love’) but still in the more ethereal The Frozen Autumn italian band (do you know them)? ‘Rest’ is very dramatic, full of tension, sad and very very deep, despite you could define it ‘only a good synth song...
I don't know much tracks of Bjork I admit.
And if you say only a good synth song - Well that's good enough for me. :)
What I find more interesting is that almost every person I speak to about the album likes a different song the most.

G) What about the lyrics? Is there any connection with the videoclip I found in ADD site (even I don’t think the song talks about dead or cemetery...)
As I said before, with my daugters in mind, I created it from the how might it feel point of view. And yes, the song talks about death. But obviously the lyrics are open enough to leave room for interpretaion, which is a good thing.

H) Another great link with your composition could be found in early less-orchestrated Deine Lakaien or more-inspired Wolfsheim...
I listend much to wolfsheim and I like Heppner's work in general. Deine Lakeien I heard the first time when I was compared to them.

I) Am I wrong, or It seems that for the “Rest” club mix, you re-recorded the vocals? Maybe it’s for the rythm...
:) No. It's absolutely indentical just with a different drumtrack. A very brave approach from Todd Durrant and it worked very well.

L) “Still” is another great song especially in arrangement: usually, how do you compose your songs?
As I mentioned above, I create sound snipplets. Then I try to find a suiting text and a suiting melody that fits to the mood created by this snipplet. Don't ask me how many unfinished snipplets are there on my drive. :)
But if everything went well a new song is done.

M) “Mnemophobia” = “Fear of memories”: what do you mean with it? Fear of what? I’m asking you because I’m suffering of a light form of amnesia, due to medicines, I often can’t remind some hours of my recent life... especially when there are particularly intense moments... and I’m scaring about this loss of memories... but maybe in your case you mean fear for past events....
The album name is based on the track called 'Fear of Memory', a song that is about beeing sure a relationship is at the end but you are afraid of doing the last step because you remember the good times too. Todd from A Different Drum came up with the idea to use the clinical term instead. I liked that a lot as this fits to most of the songs on the album.
That's a kind of scary desease you have. Hope you're doing well so far!

N) Why did you choose “The Star of County Down” for the CDM?
This song was my first (and till now the only) try to do a cover. Using such an old tune made me free of any copyright issues. I don't want any covers on my albums so the decision to use this track as a bonus track was an easy one. Besides that, it's a wonderful song and it always reminds me of my trips to Ireland.

O) Do you play and programming every synths, of do you have other people that works with you?
In general I do everything on my own. On Mnemnophbia I asked some friends from Myownmusic to help me out when I felt there is missing something special. For example on Stranded the outstanding Vocals of Hermann Voges, a counter tenor from munich. On Everything the guitarsolo by Michael Jarosch who's one of the best guitarists I know.

P) Now that project “Disreflect” is becoming a success, what about the future?
Well, success is a relative thing. :) Fewer and fewer people decide to actually buy an album instead of downloading. Maybe I should start painting. Noone would dare to come into my house and take any drawings for nothing. :)
Just kidding.
If I have finished enough songs that I declare good ones and if my label decides to put them out, well there will be a second album - maybe not.
This is a nice hobby - I have no big plans.

Q) Ok, Ingo, thank you again for this little interview, take care, and close this little chat in the way you wish...
It was great fun - I have to thank you. All the best to you and all you readers.

http://www.myspace.com/disreflect2

 

 

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