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AAVV
Gaderung: A tribute to Sixth Comm
FREE DOWNLOAD (Radio Body Music)
Ringraziamo sin da subito il caro Nico di Lia Fail, che ci invia
una preziosa segnalazione circa l’esistenza di questo interessante
tributo ad una band seminale quale la creatura Sixth Comm di
Patrick Leagas, che dopo una breve ma intensa avventura nei
Death in June di Douglas Pierce intraprese con 6Comm la sua
personale e duratura carriera musicale, destinata ad evolversi
ulteriormente nel duo Mother Destruction con la ballerina Amodali
e con le mitiche collaborazioni insieme alla “maestra” runica
Freya Aswynn, che ci regalarono il mitico capitolo di “The Fruits
of Yggdrasil”. Un personaggio di assoluto spessore insomma,
cui questo baldo manipolo di bands provenienti da tutta Europa
(una trentina di progetti) dedica con molta passione ed una
vena brillante ed originale una massiccia doppia compilation,
sotto la supervisione della label nonché web radio teutonica
Radio Body Music; disponibile in free-download con tanto di
artwork a tema runico-mitologico, la lunga raccolta vede la
bellezza di 31 brani che ripercorrono una vasta parte della
prodizione di “O’Kill”, e son proprio i nostri Lia Fail ad aprire
le ostilità con una elegante riproposizione di “Drown by Faith”,
originariamente in scaletta nel doppio “Headless” del 2006.
Il punto vincente della compilation sta nell’estrema varietà
stilistiche delle bands in azione, cosa che emerge sin dalla
seconda traccia ove i belgi Dead Man’s Hill ci propongono un’
apocalittica “Foretell the blood flows”, staccandosi nettamente
dal mood creato dall’iniziale traccia della band bolognese.
Con la maggior parte dei progetti provenienti comunque dall’area
martial-industrial, ritual-ambient e neofolk europea, ci fa
piacere ricordare la presenza di Sol Mutti aka TSIDMZ, che ci
regala una mega versione di “Birth of the Seven” (da “Asylum”
e anche “Seething”, correva il 1990), di Ain Soph, con una versione
strumentale di “Serpent dance” (sempre da “Seething”), ed anche
di Mister Fraioli che sotto l’egida di Spectre reinterpreta
invece “Born of the Dark” (ne rammento una versione nella compilation
“Recoil”). Tra i moltiri altri protagonisti, anche Barbarossa
Umtrunk, l’olandese Strydwolf (imponente la lsua versione di
“Will to war”), il croato Bleiburg ed il “poeta” David E. Williams,
ma vi raccomanderei di andare sul sito e intraprendere da soli
il lungo viaggio di “Gaderung”. Ne varrà senz’altro la pena.
Sito web and download: www.body-music.com
(Oflorenz) |
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AAVV
The post romantic empire album
2 LP + 7" (Our Sweetest Songs)
Questo album è davvero una delle uscite più particolari ed indefinibili
che si siano mai viste. Innanzitutto il presupposto: il curatore
Giulio Di Mauro ha commissionato questo concept album ispirato
alla visione del post-Romanticismo appartenente agli artisti
coinvolti, facendone l'epilogo di dieci anni di lavoro. Ne consegue
che le canzoni prese in considerazione per la loro rivisitazione
sono quelle che dovrebbero riflettere questa visione come potenziali
archetipi della musica contemporanea. I quattro compositori
da cui si origina questo lavoro sono Roger O'Donnell (The Cure),
Baby Dee (noto per le sue collaborazioni coi Current 93), Matt
Howden (Sieben) e Maja Elliott (Current 93) i quali, a loro
volta, hanno invitato altre loro conoscenze, tra cui Peter Hook,
David Tibet and Andrew Liles, dando vita ad un dream team che
difficilmente si rivedrà insieme. L'uscita limitata a 1.000
copie, consta di un doppio 12" e di un 7": nel primo vinile
troviamo sul lato A "The story of Shéhérazade" una delle opere
più importanti del celebre compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov
rimasticata da O'Donnell col supporto di Julia Kent al violino,
mentre il lato B presenta "House of the rising sun", canzone
tradizionale dall'origine dubbia e resa famosa dalla cover dei
"The Animals" nel 1964: in questa nuova versione è Little Annie
a lasciare un segno indelebile con la sua voce istintiva ed
emozionante. "Love will tear us apart" dei Joy Division occupa
i due lati del secondo 12", mentre il 7" contiene "Dreams never
end" dei New Order ed "Annarella" dei CCCP. La cover dei Joy
Division costituisce il nodo centrale di tutto il lavoro, sia
perché è dedicata alla memoria di Larry Cassidy, cantante dei
Section 25, che compare nella "elegy version" con la sua voce
registrata prima della sua prematura scomparsa, sia perché si
può dire che tutta l'opera scaturisca dalla iniziale accondiscendenza
di Peter Hook (bassista di New Order ed appunto, Joy Division)
a lavorarci su. Come lecito attendersi, tutte le canzoni sono
state stravolte, attraversate dalla furia creatrice di questo
manipolo di artisti unici nel loro genere, e dalla lunga storia
che ha attraversato questo lavoro, dettagliata sul loro sito
e di cui consiglio una lettura approfondita. Pietra miliare.
Sito web: http://www.oursweetestsongs.com
(M/B'06) |
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AAVV
Um evento lunar
CD (Lunare Music)
Lunare
è una netlabel brasiliana specializzata principalmente in
musica ambient, industrial e post-rock: è una realtà agli
esordi e dalle informazioni reperite i vari gruppi che partecipano
a questa compilation scaricabile gratuitamente, sono pressoché
tutti brasiliani. Si parte con Gabriel Kalb e le sue due tracce
dicotomiche, la prima in stile ambient/downtempo, la seconda
invece a base di oscuro drone/dark ambient entrambe apprezzabili
e di buon livello. "Antes que o dia termine" è il secondo
gruppo che ci regala due tracce di sognante post rock, che
ci introducono invece all'incubo sonoro proposto dai "Nix's
eyes": oscurissimo ambient esoterico rituale a base di sonorità
morbose ed inquietanti di struttura semplice, ma di grande
effetto. Seguono gli "Each second" che vedono la collaborazione
di Kenji Shiratori nel primo dei due brani, per poi prendere
una piega tutta power electronics nel secondo. Seguono i Devilwork,
adagiati sugli stessi lidi sonori. E' poi la volta dei Posthuman
Tantra che propongono invece il loro sci-fi industrial ambient.
Chiudono questo interessante spaccato della scena industrial
brasiliana gli Sfero con il loro dark ambient malinconico.
Senza infamia e senza lode, vale certamente più di un ascolto.
Sito web: https://soundcloud.com/lunaremusic
(M/B'06)
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MAURIZIO
BIANCHI + MASSIMO CROCE + DBPIT + XXENA
Isometrie Sonore
LP (Dischi Gatto Alieno)
Maurizio Bianchi, più che mai attivo nelle sue collaborazioni
e produzioni discografiche, che oramai si aggirano sulle 180
uscite, è questa volta ospite della famiglia Rivabella, ossia
Flavio aka DBPIT e proprietario dell'etichetta Gatto Alieno,
e la sua compagna Arianna Degni aka Xxena. A questa suggestiva
brigata si aggiunge Massimo Croce che va a completare il mosaico
delle tre tracce del lato A di questo 12" in cui ognuno collabora
col maestro dell'industrial nostrano e non solo. La tematica
affrontata è come suggerisce il titolo, quella delle isometrie
sonore: una breve spiegazione ad opera di Bianchi sul retro
dell'album che a prima vista, anche conoscendo l'ironia del
personaggio, appare come una strepitosa supercazzola ("il rigido
movimento rumoristico che si combina con un oggetto cacofonico
di una figura psicometrica", per citare i passi salienti), è
molto probabilmente un serio tentativo di ridurre in parole
la voglia di traslare il rumorismo in qualcosa di fisico, ma
soprattutto metafisico che ha spesso, forse sempre, costellato
i suoi lavori. Inizia Xxena con elettronica downtempo bagnata
dallo scorrere dell'acqua in sottofondo e solcata da echi sognanti;
prosegue DBPIT con freddi loop industriali scaldati e rattristati
a un tempo dall'immancabile tromba che interviene appena, ma
lascia il segno. Massimo Croce infine dà un tono di gelido ambient
alla sua parte. Il quartetto unisce le forze nella traccia che
riempie il lato B, dove confluiscono le influenze più disparate,
dall'idm all'ambient al noise. Trenta fortunati potranno beneficiare
anche della cassetta intitolata "Artemisio", nella quale compaiono
altre quattro tracce ognuna per ogni artista, questa volta però
solista, in cui si ritrovano più marcati gli aspetti caratteristici
dei singoli artisti emergenti dalle precedenti tracce promiscue.
Siti web:
https://myspace.com/mauriziobianchi;
https://myspace.com/crocemassimo;
http://dbpitxxena.altervista.org/isometrie-sonore.html
(M/B'06) |
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ALIEN
HAND SYNDROME
Slumber
CD (Hoanzl)
Dopo
il convincente debutto del 2011 sotto Echozone, ritornano
i viennesi Alien Hand Syndrome, capitanati da Clemens Enger.
Rispetto al precedente, questo lavoro abbraccia un più ampio
spettro musicale che oscilla tra wave, goth rock ed alternative
rock, col valore aggiunto del'utilizzo di pianoforte e violoncello
che danno un tono più malinconico ed intimistico all'album:
rimangono tracce delle influenze di artisti come Muse e Nick
Cave, ma passano in secondo piano in favore di una più personale
ricerca musicale suffragata da una registrazione all'altezza.
L'approccio rock lascia spazio ad ambientazioni post punk
e ad una maggiore melodia e pathos. Non è un lavoro semplice
sia per la notevole lunghezza, sia per la notevole varietà
di stili che si alternano per tutta la durata del cd, talvolta
in maniera eccessiva e stucchevole, rendendo complesso sintonizzarsi
sulla stessa lunghezza d'onda.
Sito web: http://www.alien-hand-syndrome.com
(M/B'06)
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DONATELLA
BARTOLOMEI
“Voce Sacra”
Cdr (autoprodotto)
Noi
di RS conosciamo Donatella nella sua veste di attrice grazie
al musical "Incubo di una notte di mezzo autunno" (tributo,
in lingua italiana, a The Rocky Horror Show) da lei diretto
e creato in collaborazione con Pierluigi Cassano. Ma Donatella
non è solo questo. Oltre ad essere attrice, insegnante di
recitazione, è anche una cantante jazz e sperimentale e lo
dimostra infatti in questo disco. “Voce sacra” è un cdr autoprodotto
che ha come particolarità una copertina diversa per ogni copia.
Non si tratta di un disco di facile ascolto in quanto Donatella
si impegna in una grande ricerca musicale che arriva fino
alla sperimentazione. A mio avviso qui in “Voce Sacra” la
poliedricità della Bartolomei fa si che questa opera musicale
abbia anche le potanzialità di diventare ottima colonna
sonora per uno spettacolo teatrale.
Siti web:
www.soundcloud.com/sperimcorali
http://www.donatellabartolomei.it
(Nikita)
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CAPRICORN
12
Sometimes I dream about Lilith
Demo 2013 CDr (autoprodotto)
Ed ecco l'album che non ti aspetti. L'accompagna una lettera
di presentazione semplice, di basso profilo, senza fronzoli,
che cita una marea di gruppi tra le sue influenze, dai capostipiti
degli anni '80/'90, fino a Brighter Death Now, Aghast e Megaptera,
ma anche Kaija Saariaho, Philippe Manoury e György Ligeti,
del quale viene riproposto il brano "Musica Ricercata n. 2",
come pezzo di chiusura dell'album. Questi ultimi tre hanno
in comune, oltre al fatto di essere grandi compositori del
'900, la grande passione per la musica elettronica con cui
hanno spesso integrato le loro opere subendo l'influenza ingombrante
di Stockhausen. E poi parte la musica: industrial/dark ambient,
questo è chiaro sin dal principio, con sonorità piuttosto
lo-fi se paragonate a gente come Lustmord, ma questo è comprensibile
trattandosi di una demo. Quello che invece spiazza è la forza
dei singoli brani che inglobano notevoli variazioni ed evocano
personaggi come Magrini (Bad Sector), o il Klaus Schulze di
Irrlicht, più della pletora di nomi citati in precedenza.
La traccia più significativa, quella che dà il titolo all'album
è quasi un manifesto della poetica di Andrea Gilardelli, mente
che si cela dietro a questo progetto solista, curandone anche
la parte grafica: il suo tocco personale è costituito dall'atmosfera
oscura, quasi pervasa di anime fluttuanti e senza pace, che
si sposa perfettamente coi suoni sporchi che accompagnano
tutto il lavoro, tanto da pensare che l'effetto sia volutamente
cercato.
Sito web: https://soundcloud.com/capricorn-twelve
(M/B'06)
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LE
COSE BIANCHE / LAXATIVE
SOULS
Chrome Ti Vi Transparencies / Self Report Deaf
2CDR (Custom Body Records)
Roberto
Marinelli, dal 1982 Laxative Souls, o se preferite LXSS, acronimo
che campeggiava a grandi lettere sulle prime due storiche
tapes "Twist and decease" e "Desinfektionsraum"; Giovanni
Mori, in arte Le Cose Bianche, ovvero L.C.B., sperimentatore
aretino che dal 2008 contribuisce a dare una continuità a
quel filo invisibile generatosi proprio in principio degli
'80 grazie all'inventiva, all'intuizione, e al coraggio avanguardistico
di menti quali quelle che stazionarono dietro i vari LXSS,
MB, Mauthausen Orchestra, Ain Soph, Sigillum S e molti altri,
per transitare nei '90 attraverso la follia autodistruttiva
di Atrax Morgue e giungere intatto e vitale sino a noi, abitanti
del 'pianeta Italia' in questi primi, difficili anni del XXI
secolo. E la vena malata, dissacrante, a volte feticista che
pulsava violentemente in quelle prime, storiche produzioni,
rivive stupendamente nei due dischetti argentati dello split
che stringiamo tra le mani, oggetto limitato a sole 100 copie
che con il suo taglio artigianale ma curatissimo (affascinanti
gli allegati custoditi nello slim box formato A5) trasuda
ancora quell'essenza speciale vissuta da tutti noi chissà
quante volte, maneggiando, odorando ed ovviamente suonando
i vecchi nastri ed i vecchi vinili di un tempo oggi divenuti
preziose perle da collezione. La splendida coppia Marinelli/Mori
si divide il lavoro in maniera chirurgicamente equa, con un
dischetto a testa della durata di circa 35 minuti. Il primo,
o meglio il "left disc", una registrazione datata addirittura
1984 studiata da accompagnamento per la proiezione di diapositive
astratte, che andò in onda proprio in quegli anni in occasione
di un paio di installazioni di arte moderna tenutesi rispettivamente
a Giulianova e a L'Aquila. Il secondo, o se volete il "right
disc", un'altra suite unica partorita da L.C.B. in questo
2013 ancora in corso, 35 minuti di rasoiate e feedbacks analogici
che chiudono il cerchio tracciato dalle "Chrome Ti Vi Transparencies"
del primo cd. 1984 - 2013: trent'anni legati da quel filo
invisibile, eppure indistruttibile e più che mai sano e vitale,
di cui parlavamo poc'anzi. Coglietelo, contattando l'attivissima
label Custom Body Records tenuta dalle stesso Mori, presso:
lecosebianche@gmail.com
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LE
COSE BIANCHE / TERRENI K
Necronastro
TAPE (Custom Body Records)
Recensiamo
su queste stesse pagine lo split di L.C.B. con il mitico Laxative
Souls, e se in quel caso si discorreva del passaggio di consegne
fra la storica vecchia guardia e le contemporanee "nuove leve",
qui andiamo a celebrare un gran lavoro a quattro mani ad opera
di due progetti dell'attuale "grey area" italiana, due tra
i migliori in realtà. L'attivissimo aretino Giovanni Mori,
incontra qui con la sua creatura Le Cose Bianche il progetto
tarantino Terreni K, facente capo a quel Divine Negation già
in azione accanto ai conterranei Khem capitanati dal carissimo
Cosimo Zos Mungheri. 'Necronastro' si sviluppa in sei tracce
che uniscono drones dal sapore squisitamente analogico, trame
ambient piuttosto oscure, schegge noise e 'cut-ups' presi
in prestito da quella filmografia malata tipicamente 70/80
che tanto amiamo. Anzi, possiamo dire che l'horror italiano
d'epoca sia il vero filo conduttore della cassetta; se lo
stesso moniker di Terreni K (anche titolo della prima traccia)
si ispira al famoso cult movie di Pupi Avati "Zeder", ci rituffiamo
inorriditi nella storie di sangue di quel "Trhauma" diretto
da Martucci verso la fine dei '70, mentre la finale "Short
night of glass dolls" rende tributo a "La corta notte delle
bambole di vetro" che vide in azione le belle Ingrid Thulin
e Barbara Bach nel lontano 1971. Il resto scopritelo da soli,
richiedendo la vostra copia a: lecosebianche@gmail.com
oppure terreni.k@gmail.com
Non ve ne pentirete
(Oflorenz)
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CROPCIRCLE
Hymns for frozen dreams
CD (Creative Fields)
Ancora una volta impreziosito da uno splendido dipinto di
Davide Minetti, e per la prima volta in “regular” cd dal package
in elegante formato digipak, ecco finalmente tra le nostre
mani il successore di “Spectrakular”, nonché l’ultimissimo
parto di Cecco e della sua label indipendente Creative Fields.
Se le aperture ariose ed avvolgenti di “Hymns pt. I” non lo
farebbero presagire, in realtà questo lavoro prende un piccola
distanza dal precedente Cdr e - oserei dire - dalla parte
della vecchia discografia più legata a suoni ambientali e
cosmici, pur non perdendo quel taglio onirico e visionario
da sempre presente nella produzione a nome Cropcircle; sin
da “Frozen pt. I”, la seconda delle cinque “mini-suites” per
un totale di circa 50 minuti, intraprendiamo un viaggio dall’afflato
decisamente sperimentale, che trova una prima pausa nella
“ninna-nanna” iniziale di “Hymns pt. II”, ove voci di bimbe
che paiono provenire da un’altra dimensione ci traghettano
nell’ottimo intermezzo chitarristico ad opera di Davide Borghi,
per l’occasione al fianco di Cecco in qualità di ospite. Ed
a proposito di ospiti illustri, non poteva mancare l’amico
di sempre Marco Grosso (Ouroboros, Snowfade, Permafrost e
naturalmente mastermind della indipendent label Neve Micro),
che presta i suoi oscurissimi drones nella terminale “Dreams”.
In definitiva un ulteriore, avvincente capitolo per il progetto
alessandrino, bravissimo a spingersi un passo avanti nella
sua ricerca sonora d’avanguardia. Un po’ meno Coil, un po’
più Nurse!
Sito web: www.creativefields.net
(Oflorenz)
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CROP CIRCLES
s/t
CD (OPN)
Da non confondere con il nostrano Cropcircle, progetto alessandrino
facente capo al caro Cecco di Creative Fields, Crop Circles
é un duo francese che mette in campo l'unione delle forze
da parte di Shoï Extrasystole del progetto HAK e Nicolas Dick
dei Kill the Thrill. Il risultato, come per molte delle uscite
di questa valida lager d'oltralpe, é assolutamente meritevole
di attenzione: le quattro lunghe tracce, per un totale di
circa una cinquantina di minuti, veleggiano tra ambient ultra-dilatato
e trame chitarristiche tipicamente post-rock, il tutto condito
da efficaci cut-ups contenenti voci ed effetti ambientali
tipici di un qualsiasi scenario metropolitano o casalingo.
Un ponte ideale tra Mogwai ed i Nadja di Aidan Baker?
Sito web:
http://cropcircles-music.blogspot.fr/
(Oflorenz)
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TOMMY
DE CHIRICO
Close your eyes
LP 12" (Mannequin Records)
Prezioso 12" limitato a 300 copie per la Mannequin che, oltre
a ridare alle stampe il materiale contenuto in un 7" del 1984
ad opera di Tommy De Chirico, lo impreziosisce aggiungendo anche
la versione demo di "Close your eyes" e due inediti del 1983.
Tommy De Chirico, protagonista della scena wave/minimal torinese
degli anni 80, fondò insieme a Maurizio Rubinetti e Massimo
Aluffi i Politburo, band che ebbe analoga fortuna, fermandosi
a qualche traccia in alcune compilation dell'epoca prima di
sciogliersi nel 1986. Tommy continuò collaborando a differenti
progetti come Thugs, Quiet, Noxeda e Lacrimal. Mushy ed Alessandro
Adriani hanno realizzato la copertina, come (ardua) sostituzione
dell'originale ad opera del geniale Bruno Zanichelli prematuramente
scomparso nel 1990. Pezzo di storia italiana da avere.
Sito web: https://myspace.com/tommydechirico
(M/B'06) |
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DEMIAN
CLAV
Adrift
CD (Yajna Editions)
Terzo
lavoro per questo terzetto francese originario di Nantes ed
ora stanziato a Strasburgo, che annovera tra le sue influenze,
i Cure, Nick Cave, Joy Division e Bach. Ad un primo ascolto
l'album si colloca idealmente , almeno per una parte di esso,
sulla falsariga dei lavori più vicini alla musica classica
di David Tibet, con derive che riportano alla mente Michael
Cashmore: il paragone è in realtà fuorviante, sia per l'unicità
dei Current 93, sia perché in realtà le influenze che affogano
in questo pot pourri sono davvero tante. C'è goth rock, c'è
modern classical e c'è una certa originalità che spesso ricorre
negli artisti francesi: la definizione che potrebbe mettere
d'accordo tutti è indie rock. Ci sono tuttavia molti archi
che supportano il violoncello di J.C. Wintrebert e danno vita
ad approcci delicati e malinconici tipo Sopor Aeternus, come
in "Edelweiss flight", e danno il loro decisivo contributo
a parti più sperimentali come "Art-scattered surface of the
Earth" o "Eventyr". Album difficile da inquadrare e da digerire,
emerge in questo mondo di cloni.
Sito web: http://demianclav.bandcamp.com
(M/B'06)
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DER
NOIR
Numeri e figure
CD (Bloodrock Records)
Ritornano dopo quasi due anni dal loro debutto i romani Luciano
Lamanna, Manuele Frau a cui si aggiunge Manuel Mazzenga (chitarra
elettrica e synth), sempre nel segno della new wave. L'album
è variegato, pieno di richiami più o meno marcati ai padri fondatori
del genere, con notevole varietà di stili e di approccio, da
quello freddo e robotico di "Carry On" o "Sunrise" a quello
ricco di pathos come ne "L'inganno": per dare un'idea si avverte
sia nelle atmosfere che nelle linee vocali l'influenza di gruppi
come i London After Midnight, come in "Kaly Yuga" ma, quando
la lingua utilizzata per il cantato è l'italiano, emerge il
background della tradizione italiana fatta di Litfiba, Diaframma,
ma anche di sprazzi di CCCP come "Metamorfosi" sintetizza perfettamente.
Chiude "The forms" che spezza grazie alla tromba di Pierluigi
Ferro, già in forze agli hard-boiled Macelleria Mobile di Mezzanotte.
I ragazzi ci sanno fare, ma forse indugiano in maniera troppo
celebrativa dove potrebbero tirare fuori qualcosa di nuovo,
avendo ampiamente dimostrato di averne le possibilità coi loro
progetti paralleli, specie per quanto riguarda Lamanna, ma forse
non è questo l'intento del progetto.
Sito web: http://www.dernoir.com
(M/B'06) |
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DEVIATED
SISTER TV / EKUNHAASHAASTAACK
Split CDR (Murderabilia Records)
Quando si parla di power-electronics e death-industrial made
in Italy la premiata Murderabilia Records, dalla provincia di
Alessandria, non teme confronti. In questo violento split italo-francese
tocca ai padroni di casa, la coppia formata da Mario e Alice
e meglio conosciuta come Deviated Sister TV, il compito di aprire
le ostilità: le loro quattro tracce iniziali sono in effetti
il punto forte del dischetto, un esempio da manuale di attacco
power-electronics malato ed asfissiante, dove basse frequenze
da cardiopalma e voci filtrate non lasciano tregua e ti spingono
ad alzare il volume dell'ampli fino a far tremare i vetri. Un
più canonico harsh-noise ci assale infine con le ultime tre
tracce ad opera del transalpino Ekunhaashaastaack (The Rita
docet), che manca di dare un titolo ai brani ma nella cartolina
interna del bel box in formato DVD ci passa l'inequivocabile
messaggio: Put a bullet in the chamber/ Bring the gun to your
head / Pull the trigger / Game over. Accaparratevi uno dei 50
esemplari numerati del dischetto, inseritelo nel lettore, alzate
il volume al massimo: GAME OVER!
Siti web:
http://deviatedsistertv.blogspot.it/
http://ekunhaashaastaack.blogspot.com/
(Oflorenz) |
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DISMAL
"Giostra di Vapore"
CD (Dreamcell11)
Dopo sei anni ritorna il progetto degli dismal con un vero capolavoro
di tecnica musicale. Le otto tracce del gruppo italiano, non
lasceranno indifferenti ai cultori musicali. Un lavoro visionario
e pieno di effetti che non stonano affatto. Ottimo è anche l'utilizzo
dei vari strumenti musicali e l'impiego di rumori originalissimi.
La voce è accattivante e si snoda con leggerezza tra testi ricercati
e curati.
Sito web: http://www.dismal.eu
(Maurizio Piccirillo) |
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