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Recensioni inverno 2014
AAVV
Gaderung: A tribute to Sixth Comm
FREE DOWNLOAD (Radio Body Music)

Ringraziamo sin da subito il caro Nico di Lia Fail, che ci invia una preziosa segnalazione circa l’esistenza di questo interessante tributo ad una band seminale quale la creatura Sixth Comm di Patrick Leagas, che dopo una breve ma intensa avventura nei Death in June di Douglas Pierce intraprese con 6Comm la sua personale e duratura carriera musicale, destinata ad evolversi ulteriormente nel duo Mother Destruction con la ballerina Amodali e con le mitiche collaborazioni insieme alla “maestra” runica Freya Aswynn, che ci regalarono il mitico capitolo di “The Fruits of Yggdrasil”. Un personaggio di assoluto spessore insomma, cui questo baldo manipolo di bands provenienti da tutta Europa (una trentina di progetti) dedica con molta passione ed una vena brillante ed originale una massiccia doppia compilation, sotto la supervisione della label nonché web radio teutonica Radio Body Music; disponibile in free-download con tanto di artwork a tema runico-mitologico, la lunga raccolta vede la bellezza di 31 brani che ripercorrono una vasta parte della prodizione di “O’Kill”, e son proprio i nostri Lia Fail ad aprire le ostilità con una elegante riproposizione di “Drown by Faith”, originariamente in scaletta nel doppio “Headless” del 2006. Il punto vincente della compilation sta nell’estrema varietà stilistiche delle bands in azione, cosa che emerge sin dalla seconda traccia ove i belgi Dead Man’s Hill ci propongono un’ apocalittica “Foretell the blood flows”, staccandosi nettamente dal mood creato dall’iniziale traccia della band bolognese. Con la maggior parte dei progetti provenienti comunque dall’area martial-industrial, ritual-ambient e neofolk europea, ci fa piacere ricordare la presenza di Sol Mutti aka TSIDMZ, che ci regala una mega versione di “Birth of the Seven” (da “Asylum” e anche “Seething”, correva il 1990), di Ain Soph, con una versione strumentale di “Serpent dance” (sempre da “Seething”), ed anche di Mister Fraioli che sotto l’egida di Spectre reinterpreta invece “Born of the Dark” (ne rammento una versione nella compilation “Recoil”). Tra i moltiri altri protagonisti, anche Barbarossa Umtrunk, l’olandese Strydwolf (imponente la lsua versione di “Will to war”), il croato Bleiburg ed il “poeta” David E. Williams, ma vi raccomanderei di andare sul sito e intraprendere da soli il lungo viaggio di “Gaderung”. Ne varrà senz’altro la pena. Sito web and download: www.body-music.com
(Oflorenz)
AAVV
The post romantic empire album

2 LP + 7" (Our Sweetest Songs)

Questo album è davvero una delle uscite più particolari ed indefinibili che si siano mai viste. Innanzitutto il presupposto: il curatore Giulio Di Mauro ha commissionato questo concept album ispirato alla visione del post-Romanticismo appartenente agli artisti coinvolti, facendone l'epilogo di dieci anni di lavoro. Ne consegue che le canzoni prese in considerazione per la loro rivisitazione sono quelle che dovrebbero riflettere questa visione come potenziali archetipi della musica contemporanea. I quattro compositori da cui si origina questo lavoro sono Roger O'Donnell (The Cure), Baby Dee (noto per le sue collaborazioni coi Current 93), Matt Howden (Sieben) e Maja Elliott (Current 93) i quali, a loro volta, hanno invitato altre loro conoscenze, tra cui Peter Hook, David Tibet and Andrew Liles, dando vita ad un dream team che difficilmente si rivedrà insieme. L'uscita limitata a 1.000 copie, consta di un doppio 12" e di un 7": nel primo vinile troviamo sul lato A "The story of Shéhérazade" una delle opere più importanti del celebre compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov rimasticata da O'Donnell col supporto di Julia Kent al violino, mentre il lato B presenta "House of the rising sun", canzone tradizionale dall'origine dubbia e resa famosa dalla cover dei "The Animals" nel 1964: in questa nuova versione è Little Annie a lasciare un segno indelebile con la sua voce istintiva ed emozionante. "Love will tear us apart" dei Joy Division occupa i due lati del secondo 12", mentre il 7" contiene "Dreams never end" dei New Order ed "Annarella" dei CCCP. La cover dei Joy Division costituisce il nodo centrale di tutto il lavoro, sia perché è dedicata alla memoria di Larry Cassidy, cantante dei Section 25, che compare nella "elegy version" con la sua voce registrata prima della sua prematura scomparsa, sia perché si può dire che tutta l'opera scaturisca dalla iniziale accondiscendenza di Peter Hook (bassista di New Order ed appunto, Joy Division) a lavorarci su. Come lecito attendersi, tutte le canzoni sono state stravolte, attraversate dalla furia creatrice di questo manipolo di artisti unici nel loro genere, e dalla lunga storia che ha attraversato questo lavoro, dettagliata sul loro sito e di cui consiglio una lettura approfondita. Pietra miliare.
Sito web: http://www.oursweetestsongs.com
(M/B'06)
AAVV
Um evento lunar
CD (Lunare Music)

Lunare è una netlabel brasiliana specializzata principalmente in musica ambient, industrial e post-rock: è una realtà agli esordi e dalle informazioni reperite i vari gruppi che partecipano a questa compilation scaricabile gratuitamente, sono pressoché tutti brasiliani. Si parte con Gabriel Kalb e le sue due tracce dicotomiche, la prima in stile ambient/downtempo, la seconda invece a base di oscuro drone/dark ambient entrambe apprezzabili e di buon livello. "Antes que o dia termine" è il secondo gruppo che ci regala due tracce di sognante post rock, che ci introducono invece all'incubo sonoro proposto dai "Nix's eyes": oscurissimo ambient esoterico rituale a base di sonorità morbose ed inquietanti di struttura semplice, ma di grande effetto. Seguono gli "Each second" che vedono la collaborazione di Kenji Shiratori nel primo dei due brani, per poi prendere una piega tutta power electronics nel secondo. Seguono i Devilwork, adagiati sugli stessi lidi sonori. E' poi la volta dei Posthuman Tantra che propongono invece il loro sci-fi industrial ambient. Chiudono questo interessante spaccato della scena industrial brasiliana gli Sfero con il loro dark ambient malinconico. Senza infamia e senza lode, vale certamente più di un ascolto.
Sito web: https://soundcloud.com/lunaremusic
(M/B'06)

MAURIZIO BIANCHI + MASSIMO CROCE + DBPIT + XXENA
Isometrie Sonore
LP (Dischi Gatto Alieno)

Maurizio Bianchi, più che mai attivo nelle sue collaborazioni e produzioni discografiche, che oramai si aggirano sulle 180 uscite, è questa volta ospite della famiglia Rivabella, ossia Flavio aka DBPIT e proprietario dell'etichetta Gatto Alieno, e la sua compagna Arianna Degni aka Xxena. A questa suggestiva brigata si aggiunge Massimo Croce che va a completare il mosaico delle tre tracce del lato A di questo 12" in cui ognuno collabora col maestro dell'industrial nostrano e non solo. La tematica affrontata è come suggerisce il titolo, quella delle isometrie sonore: una breve spiegazione ad opera di Bianchi sul retro dell'album che a prima vista, anche conoscendo l'ironia del personaggio, appare come una strepitosa supercazzola ("il rigido movimento rumoristico che si combina con un oggetto cacofonico di una figura psicometrica", per citare i passi salienti), è molto probabilmente un serio tentativo di ridurre in parole la voglia di traslare il rumorismo in qualcosa di fisico, ma soprattutto metafisico che ha spesso, forse sempre, costellato i suoi lavori. Inizia Xxena con elettronica downtempo bagnata dallo scorrere dell'acqua in sottofondo e solcata da echi sognanti; prosegue DBPIT con freddi loop industriali scaldati e rattristati a un tempo dall'immancabile tromba che interviene appena, ma lascia il segno. Massimo Croce infine dà un tono di gelido ambient alla sua parte. Il quartetto unisce le forze nella traccia che riempie il lato B, dove confluiscono le influenze più disparate, dall'idm all'ambient al noise. Trenta fortunati potranno beneficiare anche della cassetta intitolata "Artemisio", nella quale compaiono altre quattro tracce ognuna per ogni artista, questa volta però solista, in cui si ritrovano più marcati gli aspetti caratteristici dei singoli artisti emergenti dalle precedenti tracce promiscue.
Siti web:
https://myspace.com/mauriziobianchi
;
https://myspace.com/crocemassimo;
http://dbpitxxena.altervista.org/isometrie-sonore.html
(M/B'06)

ALIEN HAND SYNDROME
Slumber

CD (Hoanzl)

Dopo il convincente debutto del 2011 sotto Echozone, ritornano i viennesi Alien Hand Syndrome, capitanati da Clemens Enger. Rispetto al precedente, questo lavoro abbraccia un più ampio spettro musicale che oscilla tra wave, goth rock ed alternative rock, col valore aggiunto del'utilizzo di pianoforte e violoncello che danno un tono più malinconico ed intimistico all'album: rimangono tracce delle influenze di artisti come Muse e Nick Cave, ma passano in secondo piano in favore di una più personale ricerca musicale suffragata da una registrazione all'altezza. L'approccio rock lascia spazio ad ambientazioni post punk e ad una maggiore melodia e pathos. Non è un lavoro semplice sia per la notevole lunghezza, sia per la notevole varietà di stili che si alternano per tutta la durata del cd, talvolta in maniera eccessiva e stucchevole, rendendo complesso sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda.
Sito web: http://www.alien-hand-syndrome.com
(M/B'06)

DONATELLA BARTOLOMEI
“Voce Sacra”
Cdr (autoprodotto)

Noi di RS conosciamo Donatella nella sua veste di attrice grazie al musical "Incubo di una notte di mezzo autunno" (tributo, in lingua italiana, a The Rocky Horror Show) da lei diretto e creato in collaborazione con Pierluigi Cassano. Ma Donatella non è solo questo. Oltre ad essere attrice, insegnante di recitazione, è anche una cantante jazz e sperimentale e lo dimostra infatti in questo disco. “Voce sacra” è un cdr autoprodotto che ha come particolarità una copertina diversa per ogni copia. Non si tratta di un disco di facile ascolto in quanto Donatella si impegna in una grande ricerca musicale che arriva fino alla sperimentazione. A mio avviso qui in “Voce Sacra” la poliedricità della Bartolomei fa si che questa opera musicale abbia anche le potanzialità di diventare ottima colonna sonora per uno spettacolo teatrale.
Siti web:
www.soundcloud.com/sperimcorali
http://www.donatellabartolomei.it
(Nikita)

CAPRICORN 12
Sometimes I dream about Lilith
Demo 2013 CDr (autoprodotto)

Ed ecco l'album che non ti aspetti. L'accompagna una lettera di presentazione semplice, di basso profilo, senza fronzoli, che cita una marea di gruppi tra le sue influenze, dai capostipiti degli anni '80/'90, fino a Brighter Death Now, Aghast e Megaptera, ma anche Kaija Saariaho, Philippe Manoury e György Ligeti, del quale viene riproposto il brano "Musica Ricercata n. 2", come pezzo di chiusura dell'album. Questi ultimi tre hanno in comune, oltre al fatto di essere grandi compositori del '900, la grande passione per la musica elettronica con cui hanno spesso integrato le loro opere subendo l'influenza ingombrante di Stockhausen. E poi parte la musica: industrial/dark ambient, questo è chiaro sin dal principio, con sonorità piuttosto lo-fi se paragonate a gente come Lustmord, ma questo è comprensibile trattandosi di una demo. Quello che invece spiazza è la forza dei singoli brani che inglobano notevoli variazioni ed evocano personaggi come Magrini (Bad Sector), o il Klaus Schulze di Irrlicht, più della pletora di nomi citati in precedenza. La traccia più significativa, quella che dà il titolo all'album è quasi un manifesto della poetica di Andrea Gilardelli, mente che si cela dietro a questo progetto solista, curandone anche la parte grafica: il suo tocco personale è costituito dall'atmosfera oscura, quasi pervasa di anime fluttuanti e senza pace, che si sposa perfettamente coi suoni sporchi che accompagnano tutto il lavoro, tanto da pensare che l'effetto sia volutamente cercato.
Sito web: https://soundcloud.com/capricorn-twelve
(M/B'06)

LE COSE BIANCHE / LAXATIVE SOULS
Chrome Ti Vi Transparencies / Self Report Deaf
2CDR (Custom Body Records)

Roberto Marinelli, dal 1982 Laxative Souls, o se preferite LXSS, acronimo che campeggiava a grandi lettere sulle prime due storiche tapes "Twist and decease" e "Desinfektionsraum"; Giovanni Mori, in arte Le Cose Bianche, ovvero L.C.B., sperimentatore aretino che dal 2008 contribuisce a dare una continuità a quel filo invisibile generatosi proprio in principio degli '80 grazie all'inventiva, all'intuizione, e al coraggio avanguardistico di menti quali quelle che stazionarono dietro i vari LXSS, MB, Mauthausen Orchestra, Ain Soph, Sigillum S e molti altri, per transitare nei '90 attraverso la follia autodistruttiva di Atrax Morgue e giungere intatto e vitale sino a noi, abitanti del 'pianeta Italia' in questi primi, difficili anni del XXI secolo. E la vena malata, dissacrante, a volte feticista che pulsava violentemente in quelle prime, storiche produzioni, rivive stupendamente nei due dischetti argentati dello split che stringiamo tra le mani, oggetto limitato a sole 100 copie che con il suo taglio artigianale ma curatissimo (affascinanti gli allegati custoditi nello slim box formato A5) trasuda ancora quell'essenza speciale vissuta da tutti noi chissà quante volte, maneggiando, odorando ed ovviamente suonando i vecchi nastri ed i vecchi vinili di un tempo oggi divenuti preziose perle da collezione. La splendida coppia Marinelli/Mori si divide il lavoro in maniera chirurgicamente equa, con un dischetto a testa della durata di circa 35 minuti. Il primo, o meglio il "left disc", una registrazione datata addirittura 1984 studiata da accompagnamento per la proiezione di diapositive astratte, che andò in onda proprio in quegli anni in occasione di un paio di installazioni di arte moderna tenutesi rispettivamente a Giulianova e a L'Aquila. Il secondo, o se volete il "right disc", un'altra suite unica partorita da L.C.B. in questo 2013 ancora in corso, 35 minuti di rasoiate e feedbacks analogici che chiudono il cerchio tracciato dalle "Chrome Ti Vi Transparencies" del primo cd. 1984 - 2013: trent'anni legati da quel filo invisibile, eppure indistruttibile e più che mai sano e vitale, di cui parlavamo poc'anzi. Coglietelo, contattando l'attivissima label Custom Body Records tenuta dalle stesso Mori, presso: lecosebianche@gmail.com

LE COSE BIANCHE / TERRENI K
Necronastro

TAPE (Custom Body Records)

Recensiamo su queste stesse pagine lo split di L.C.B. con il mitico Laxative Souls, e se in quel caso si discorreva del passaggio di consegne fra la storica vecchia guardia e le contemporanee "nuove leve", qui andiamo a celebrare un gran lavoro a quattro mani ad opera di due progetti dell'attuale "grey area" italiana, due tra i migliori in realtà. L'attivissimo aretino Giovanni Mori, incontra qui con la sua creatura Le Cose Bianche il progetto tarantino Terreni K, facente capo a quel Divine Negation già in azione accanto ai conterranei Khem capitanati dal carissimo Cosimo Zos Mungheri. 'Necronastro' si sviluppa in sei tracce che uniscono drones dal sapore squisitamente analogico, trame ambient piuttosto oscure, schegge noise e 'cut-ups' presi in prestito da quella filmografia malata tipicamente 70/80 che tanto amiamo. Anzi, possiamo dire che l'horror italiano d'epoca sia il vero filo conduttore della cassetta; se lo stesso moniker di Terreni K (anche titolo della prima traccia) si ispira al famoso cult movie di Pupi Avati "Zeder", ci rituffiamo inorriditi nella storie di sangue di quel "Trhauma" diretto da Martucci verso la fine dei '70, mentre la finale "Short night of glass dolls" rende tributo a "La corta notte delle bambole di vetro" che vide in azione le belle Ingrid Thulin e Barbara Bach nel lontano 1971. Il resto scopritelo da soli, richiedendo la vostra copia a: lecosebianche@gmail.com oppure terreni.k@gmail.com Non ve ne pentirete
(Oflorenz)

CROPCIRCLE
Hymns for frozen dreams

CD (Creative Fields)

Ancora una volta impreziosito da uno splendido dipinto di Davide Minetti, e per la prima volta in “regular” cd dal package in elegante formato digipak, ecco finalmente tra le nostre mani il successore di “Spectrakular”, nonché l’ultimissimo parto di Cecco e della sua label indipendente Creative Fields. Se le aperture ariose ed avvolgenti di “Hymns pt. I” non lo farebbero presagire, in realtà questo lavoro prende un piccola distanza dal precedente Cdr e - oserei dire - dalla parte della vecchia discografia più legata a suoni ambientali e cosmici, pur non perdendo quel taglio onirico e visionario da sempre presente nella produzione a nome Cropcircle; sin da “Frozen pt. I”, la seconda delle cinque “mini-suites” per un totale di circa 50 minuti, intraprendiamo un viaggio dall’afflato decisamente sperimentale, che trova una prima pausa nella “ninna-nanna” iniziale di “Hymns pt. II”, ove voci di bimbe che paiono provenire da un’altra dimensione ci traghettano nell’ottimo intermezzo chitarristico ad opera di Davide Borghi, per l’occasione al fianco di Cecco in qualità di ospite. Ed a proposito di ospiti illustri, non poteva mancare l’amico di sempre Marco Grosso (Ouroboros, Snowfade, Permafrost e naturalmente mastermind della indipendent label Neve Micro), che presta i suoi oscurissimi drones nella terminale “Dreams”. In definitiva un ulteriore, avvincente capitolo per il progetto alessandrino, bravissimo a spingersi un passo avanti nella sua ricerca sonora d’avanguardia. Un po’ meno Coil, un po’ più Nurse!
Sito web: www.creativefields.net
(Oflorenz)

CROP CIRCLES
s/t

CD (OPN)

Da non confondere con il nostrano Cropcircle, progetto alessandrino facente capo al caro Cecco di Creative Fields, Crop Circles é un duo francese che mette in campo l'unione delle forze da parte di Shoï Extrasystole del progetto HAK e Nicolas Dick dei Kill the Thrill. Il risultato, come per molte delle uscite di questa valida lager d'oltralpe, é assolutamente meritevole di attenzione: le quattro lunghe tracce, per un totale di circa una cinquantina di minuti, veleggiano tra ambient ultra-dilatato e trame chitarristiche tipicamente post-rock, il tutto condito da efficaci cut-ups contenenti voci ed effetti ambientali tipici di un qualsiasi scenario metropolitano o casalingo. Un ponte ideale tra Mogwai ed i Nadja di Aidan Baker?
Sito web: http://cropcircles-music.blogspot.fr/
(Oflorenz)

TOMMY DE CHIRICO
Close your eyes

LP 12" (Mannequin Records)

Prezioso 12" limitato a 300 copie per la Mannequin che, oltre a ridare alle stampe il materiale contenuto in un 7" del 1984 ad opera di Tommy De Chirico, lo impreziosisce aggiungendo anche la versione demo di "Close your eyes" e due inediti del 1983. Tommy De Chirico, protagonista della scena wave/minimal torinese degli anni 80, fondò insieme a Maurizio Rubinetti e Massimo Aluffi i Politburo, band che ebbe analoga fortuna, fermandosi a qualche traccia in alcune compilation dell'epoca prima di sciogliersi nel 1986. Tommy continuò collaborando a differenti progetti come Thugs, Quiet, Noxeda e Lacrimal. Mushy ed Alessandro Adriani hanno realizzato la copertina, come (ardua) sostituzione dell'originale ad opera del geniale Bruno Zanichelli prematuramente scomparso nel 1990. Pezzo di storia italiana da avere.
Sito web: https://myspace.com/tommydechirico
(M/B'06)

DEMIAN CLAV
Adrift

CD (Yajna Editions)

Terzo lavoro per questo terzetto francese originario di Nantes ed ora stanziato a Strasburgo, che annovera tra le sue influenze, i Cure, Nick Cave, Joy Division e Bach. Ad un primo ascolto l'album si colloca idealmente , almeno per una parte di esso, sulla falsariga dei lavori più vicini alla musica classica di David Tibet, con derive che riportano alla mente Michael Cashmore: il paragone è in realtà fuorviante, sia per l'unicità dei Current 93, sia perché in realtà le influenze che affogano in questo pot pourri sono davvero tante. C'è goth rock, c'è modern classical e c'è una certa originalità che spesso ricorre negli artisti francesi: la definizione che potrebbe mettere d'accordo tutti è indie rock. Ci sono tuttavia molti archi che supportano il violoncello di J.C. Wintrebert e danno vita ad approcci delicati e malinconici tipo Sopor Aeternus, come in "Edelweiss flight", e danno il loro decisivo contributo a parti più sperimentali come "Art-scattered surface of the Earth" o "Eventyr". Album difficile da inquadrare e da digerire, emerge in questo mondo di cloni.
Sito web: http://demianclav.bandcamp.com
(M/B'06)

DER NOIR
Numeri e figure
CD (Bloodrock Records)

Ritornano dopo quasi due anni dal loro debutto i romani Luciano Lamanna, Manuele Frau a cui si aggiunge Manuel Mazzenga (chitarra elettrica e synth), sempre nel segno della new wave. L'album è variegato, pieno di richiami più o meno marcati ai padri fondatori del genere, con notevole varietà di stili e di approccio, da quello freddo e robotico di "Carry On" o "Sunrise" a quello ricco di pathos come ne "L'inganno": per dare un'idea si avverte sia nelle atmosfere che nelle linee vocali l'influenza di gruppi come i London After Midnight, come in "Kaly Yuga" ma, quando la lingua utilizzata per il cantato è l'italiano, emerge il background della tradizione italiana fatta di Litfiba, Diaframma, ma anche di sprazzi di CCCP come "Metamorfosi" sintetizza perfettamente. Chiude "The forms" che spezza grazie alla tromba di Pierluigi Ferro, già in forze agli hard-boiled Macelleria Mobile di Mezzanotte. I ragazzi ci sanno fare, ma forse indugiano in maniera troppo celebrativa dove potrebbero tirare fuori qualcosa di nuovo, avendo ampiamente dimostrato di averne le possibilità coi loro progetti paralleli, specie per quanto riguarda Lamanna, ma forse non è questo l'intento del progetto.
Sito web: http://www.dernoir.com
(M/B'06)
DEVIATED SISTER TV / EKUNHAASHAASTAACK
Split CDR (Murderabilia Records)

Quando si parla di power-electronics e death-industrial made in Italy la premiata Murderabilia Records, dalla provincia di Alessandria, non teme confronti. In questo violento split italo-francese tocca ai padroni di casa, la coppia formata da Mario e Alice e meglio conosciuta come Deviated Sister TV, il compito di aprire le ostilità: le loro quattro tracce iniziali sono in effetti il punto forte del dischetto, un esempio da manuale di attacco power-electronics malato ed asfissiante, dove basse frequenze da cardiopalma e voci filtrate non lasciano tregua e ti spingono ad alzare il volume dell'ampli fino a far tremare i vetri. Un più canonico harsh-noise ci assale infine con le ultime tre tracce ad opera del transalpino Ekunhaashaastaack (The Rita docet), che manca di dare un titolo ai brani ma nella cartolina interna del bel box in formato DVD ci passa l'inequivocabile messaggio: Put a bullet in the chamber/ Bring the gun to your head / Pull the trigger / Game over. Accaparratevi uno dei 50 esemplari numerati del dischetto, inseritelo nel lettore, alzate il volume al massimo: GAME OVER!
Siti web:
http://deviatedsistertv.blogspot.it/
http://ekunhaashaastaack.blogspot.com/
(Oflorenz)
DISMAL
"Giostra di Vapore"
CD (Dreamcell11)

Dopo sei anni ritorna il progetto degli dismal con un vero capolavoro di tecnica musicale. Le otto tracce del gruppo italiano, non lasceranno indifferenti ai cultori musicali. Un lavoro visionario e pieno di effetti che non stonano affatto. Ottimo è anche l'utilizzo dei vari strumenti musicali e l'impiego di rumori originalissimi. La voce è accattivante e si snoda con leggerezza tra testi ricercati e curati.
Sito web: http://www.dismal.eu
(Maurizio Piccirillo)