ECHRAN
intervista
by Nikita
E'
un piacere per
me ntervistare gli Echran. Conosco
da 15 anni Fabio Volpi e Davide Del Col, che a metà degli
anni '90 hanno suonato con me nei Vidi Aquam, poi le nostre strade
si divisero, Davide prosegui con il suo progetto dark ambient degli
Ornament e Fabio con altri progetti, poi le loro strade si rincrociarono
nel 2003 e decisero di creare questo interessante progetto dark
ambient, che ha all'attivo ben due CD "Echran" (2005) e "In
Offret" (2009), ben recensiti dalla stampa. Ultimamente il duo si
è trasformato in trio con l'ingresso di Graffo.
Il 24 Aprile (prefestivo) li vedremo dal vivo al TNT club di Milano
per il terzo appuntamento della rassegna "15 anni di Rosa Selvaggia"
e in attesa facciamo quattro chiacchiere con loro.
Come
è nata l'idea di creare il progetto Echran?
Ci
siamo riuniti nel 2003 per cercare di dare un indirizzo più personale,
incredibilmente pensavamo anche più "commerciale" alle nostre esperienze
precedenti (tra le quali i Vidi Aquam), ovviamente senza riuscirci
nel secondo aspetto.
L'ultimo vostro Cd è uscito nel 2009, avete
in progetto un nuovo album?
Si è in eterna gestazione, probabilmente potrà uscire l'anno prossimo,
il titolo sarà "Quasi Aurora" e sarà incentrato sul racconto di
figure femminili storiche o riprese nel quotidiano.
Come nasce un brano degli Echran e come
viene sviluppato?
I pezzi nascono generalmente da una mia idea musicale, essenziale
e molto scarna, che poi viene arricchita dai contributi di Davide
e Graffo.
Quale
strumentazione utilizzate per creare ivostri brani? Utilizzate solo
software o anche strumentazione analogica?
Partiamo
dal digitale quasi sempre, da un loop ossessivo che contiene in
se' tutti i presupposti per la costruzione di una narrazione più
complessa. Normalmente tutte le fonti sonore analogiche che subiscono
un trattamento digitale, dalla voce alle lamiere.
All'interno
del progetto ogni componente ha un suo ruolo oppure tutto il lavoro
viene svolto alla pari?
I ruoli hanno poche variazioni, anche quando facciamo performance
incentrate molto sui visuals, generalmente io resto alla regia dei
suoni e D. e G. che sono abili esecutori e polistrumentisti utilizzano
i dispositivi che richiedono particolarmente quel live set.
Come si svolge un'esibizione live degli
Echran? Le tracce dal vivo subiscono degli arrangiamenti diversi
dal disco?
Ogni concerto è totalmente differente, al TNT ad esempio proporremo
i brani del 2005. Rispetto a quelli del disco, saranno impostati
su un mood più caldo e analogico, senza perdere l'aspetto fortemente
estraniante dei pezzi del cd.
Avete
mai pensato di utilizzare oltre a strumenti elettronici dal vivo
anche strumenti più classici come chitarra e basso?
Certo, useremo ad esempio un basso e una lamiera filtrati digitalmente
e anche un timpano.
Qual'è
il vostro concerto di cui siete più soddisfatti?
Purtroppo ultimamente tendo a ricordare molto bene le date negative,
brutto difetto della vecchiaia.
Avete dei progetti musicali paralleli?
Tantissimi: Davide con Rhetra, Antikatechon, Molnija Aura e Nimeton
Geist e forse non sono tutti…. Graffo collabora con il contrabassista
Paolo Romano in vari progetti, io oltre a Dies_sono ancora parte
nel collettivo Otolab e ultimamente nello Studio 28 Dance Factory.
Fabio, tu hai un'attività artistica con
il nickname Dies, prossimamente farai una mostra, vuoi parlarcene?
Si tratta di Materia Sonica ed è incentrata sul rapporto suono materia,
per chi è interessato il primo maggio Graffo e Davide suoneranno
i miei lavori dal vivo in una performance audiovisiva.
Progetti futuri per gli Echran?
Diffondere il neomelodico napoletano nella parte oscura dell'universo.
Questo è il nostro obiettivo.
Sito
web:
http://www.myspace.com/echran
http://www.digicult.it/Agency/sections/artists/echran.asp
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ECHRAN
CD "In Offret" (A Silent Place)
Echran, interessante progetto dark ambient composto dal duo
milanese Davide Del Col e Fabio Volpi, ha finalmente pubblicato
il secondo CD. Il master di "In Offret" era pronto già da tre
anni ma per problemi leagati alla label è stato stampato solo
ora. L'album, impreziosito da una bella confezione digipack,
ci porta nei meandri di una musica ambient molto oscura che
genera emozioni claustrofobiche. Secondo me potrebbe essere
utilizzato come colonna sonora di un film o di uno spettacolo
teatrale. La presenza di sole sei tracce (della durata di soli
39 minuti) dimostra come un cd di musica ambient se fatto bene
può dare il massimo soprattutto in una durata così breve. (Nikita)
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