Rivista e Web-zine di musica, cultura, arte e tutto l'universo oscuro


Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna

Foto e testo by Giancarlo Donatini

Il Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna nasce ufficialmente nel 1801 all’interno di un antico monastero dell’ordine dei Certosini fondato nel XIV secolo.
Dal momento in cui iniziarono le inumazioni dei morti le autorità preposte alla gestione del cimitero cercarono di eliminare il piu’ possibile il ricordo del vecchio monastero demolendo la totalità delle strutture di servizio e parte dei quartieri dei monaci ad eccezione del chiostro centrale e di alcuni muri perimetrali.
La forte passione della nobiltà e della borghesia per la costruzione dei sepolcri familiari trasformò la Certosa in un vero e proprio museo all'aria aperta, la ricchezza di sculture del periodo neoclassico, insieme alle tombe del periodo realista sono una delle caratteristiche del cimitero.
Un ruolo decisivo nel fascino che distingue la Certosa di Bologna dagli altri cimiteri monumentali deriva dalla complessa articolazione degli spazi, dall'originario nucleo conventuale si diramano logge, sale e porticati che ricreano scorci e ambienti che rimandano alla città dei “vivi”. Passeggiando per il cimitero si ha la sensazione di percorrere strade e portici, piazze e cortili in cui le sculture e i monumenti si fondono e si completano con l’architettura.
Nel corso dell’800 fu visitata durante i loro viaggi da scrittori come Dickens, Byron e Stendhal.

Sono sepolti personaggi illustri come: i pittori Giorgio Morandi e Bruno Saetti, il poeta Giosuè Carducci, lo scrittore Riccardo Bacchelli, il musicista Ottorino Respighi.

Galleria fotografie