TRAFFIC TORINO FREE FESTIVAL:
THROBBING GRISTLE + CCC CNC NCN + PAN SONIC +
DJ Set by Asia Argento
Limone Fonderie Teatrali
– Moncalieri (TO) 29 Giugno 2005
testo
by: Oflorenz
Si svolge nel capoluogo sabaudo questo Traffic Festival dal
29 giugno al 2 luglio, e per gli amanti di sonorità sperimentali,
industriali ed elettroniche è una vera festa: Aphex Twin,
New Order e Throbbing Gristle calcano tra gli altri le scene
torinesi nel lasso di pochissimi giorni, ed il tutto senza
spendere un solo centesimo di ticket!
In
realtà a mio modo di vedere quest’ultimo fattore si rivelerà
un’arma a doppio taglio. L’assenza di una “scrematura” sul
pubblico infatti, porterà ad un ‘eccessiva affluenza nel corso
delle varie manifestazioni, anche da parte di semplici curiosi
che di fronte a gente come i TG, ed alle loro bordate soniche,
si guarderà smarrita chiedendo al vicino: “ehi scusa, ma questi
chi sono?!”.
Roba sentita con le mie orecchie, e vi assicuro non circoscritta
come potrebbe apparire. Al di là di questo piccolo neo, un
sincero plauso in ogni caso va all’organizzazione del festival
ed alla bontà dell’iniziativa, grazie alla quale siamo stati
in grado di apprezzare almeno tre grandi set a due passi da
casa nostra.
Gran merito in particolar modo al “Larsen” Fabrizio Modonese
Palumbo, che ha curato e seguito Genesis e compagni durante
la loro permanenza a Torino, a cominciare dal graditissimo
incontro con i fans presso la Fnac di Via Roma il giorno precedente
il concerto
PROLOGO
Ed è proprio da qui che vorrei partire: FNAC di Via Roma,
28 giugno, ore 18,30.
Il gruppo al completo si presenta nell’apposito spazio forum
del negozio torinese, rendendosi disponibile per un’ora abbondante
di domande e curiosità da parte del pubblico. Primi fra i
presenti Mark e Pierce, in arte Black Sun Production, nome
che non ha bisogno di presentazioni per gli adepti dell’area
orbitante intorno al mondo di Coil e TG.
Interessanti
gli argomenti trattati, dalla moderna interpretazione del
termine “Industriale”, ormai piuttosto abusato e senza più
il genuino significato che ebbe alla fine dei ’70 (quando
Monte Cazazza lo inventò semplicemente per dare un nome alla
label degli amici Throbbing Gristle), fino allo spirito degli
attuali TG, che è sempre quello sano, sincero e primordiale:
operare seguendo il proprio cuore senza badare ai trend ed
alle regole del mercato. Giusto il tempo per farsi autografare
un cd dalla band (grazie Cosey per il cuoricino!!), e abbandoniamo
felici il megastore di Via Roma con già la mente proiettata
all’indomani.
29
GIUGNO: IL CONCERTO
Le
Fonderie Limoni appaiono quasi come una sorta di cittadella
futuristica, il cui cuore è costituito dal moderno impianto
teatrale che ad occhio e croce potrà ospitare un migliaio
abbondante di persone.
Giungiamo in quel di Moncalieri in compagnia dei mitici soci
pordenonesi Rvd e Tanks sotto il principio di un diluvio torrenziale,
dal quale ci salviamo appena in tempo catapultandoci all’interno
della sala. Foltissimo il pubblico già stipato all’interno
fin dalle 21, e la puntualità di Christopherson e compagni
non tradiscono le attese: poco dopo le 21.30 i quattro inglesi
(THROBBING GRISTLE n.d.
N.) si presentano sul bel palco del teatro, fra l’ovazione
della sala intera.
Che
spasso Gen! Anzi Breyer! Caschetto dorato, vestitino in pvc
bianco e nero da infermiera sexy con tanto di cerniera generosamente
aperta sul decolletée, e per finire calze a rete e stivaletti
in vernice nera. “Serissimi” in camicia candida e tutto sommato
in discreta in forma gli altri tre, con un Chris Carter impassibile
e concentrato immediatamente sulle sue “macchine”, il simpaticissimo
Sleazy di fronte al suo Mac all’altra estremità del palco,
e tra loro la sempre affascinante Cosey (nonostante un po’
di pancettina…), con la sua sei corde a manico corto a tracolla
pronta per essere torturata e maltrattata come da tradizione.
Non
delude la banda di Hackney, anzi. Nessuna concessione al commerciale,
nessuna svolta artistica dubbia né tantomeno anche solo vagamente
accomodante. A parte i brani immortali del passato, come “What
a day”, “Blood on the floor” e la sempre inquietante “Hamburger
Lady”, che di certo non potevano tradire, anche il nuovo repertorio
non dispiace affatto; ci imbarchiamo così tutti insieme in
ipnotici viaggi sonici di angolosa e lisergica materia elettronica
come “Splitting Sky” e ” X Ray“, con i toni bassi sempre in
grande spolvero che a tratti si sentono nello stomaco forse
ancor più che nelle orecchie!
Cosey si
destreggia fra dissonanti effetti chitarristici ed i computers
che condivide con il vicino Peter, mentre Genesis si perde
ogni tanto dietro il suo basso, scrupolosamente preparato
ogni volta da un roadie sempre attento a porgergli al volo
qualsiasi cosa di cui necessiti. Una bottiglia in vetro verde
scorre sibilando lungo le corde di Gen, mentre Cosey soffia
sibili di angoscia e disperazione nella sua tromba proprio
come ai bei tempi.
Grande
show, emozionalmente di livello sopraffino. Il pubblico pullula
di gruppi e musicisti della scena italica e non solo: scorgo
il mitico ClauDEDI di Ain Soph, poco distante a lui Trevor
Northgate, mentre nelle prime file spuntano anche Albin e
Marthynna di Der Blutharsch. I maestri sul palco ed i loro
allievi in platea, due generazioni in cui la più vecchia è
stata una vera nave scuola in grado di influenzare un’intera
scena musicale e soprattutto culturale, vista l’importanza
e l’impatto dirompente che l’attitudine ed il verbo artistico/visuale
dei Tg hanno avuto in queste tre decadi.
Mentre
ancora ci crogioliamo negli ultimi echi di cotanto allucinante
magma sonoro, fuori si preparano ad offrire una performance
storica i CCC CNC NCN, progetto antagonista ed indipendente
con la “I” maiuscola tra i più brillanti attivo in Italia
nei primissimi anni 90. Molti fra voi ricorderanno lo storico
box formato 7” “Proclami”, ora chicca da collezione, mentre
amici sulla scena da parecchio mi narrano di un’incredibile
performance dei nostri in quel di Torino con tanto di “macchinari”
impazziti a girare fra il pubblico, con scintille per aria
e gente in fuga in ogni dove! Che tempi ragazzi!
E
‘sta sera qui alle Fonderie quei tempi non ce li fanno rimpiangere,
con un act che definire… ”industriale” sarebbe riduttivo!
Nel cortile antistante il teatro una fila di betoniere in
azione nascondono le attrezzature elettroniche del gruppo,
che veste in perfetta tenuta “edile” con tanto di casco giallo,
cinghie ed attrezzi vari.
L’oscurità
delle 23 è squarciata da torce fiammeggianti piantate nel
terreno, mentre sugli altri vertici del piazzale svettano
delle torrette stracariche di fari illuminati, dove due del
gruppo pestano come dannati su percussioni e drum pad elettronici.
Emozionante la performance propostaci da questo vero e proprio
“collettivo”, con bidoni in lamiera prima raggruppati nel
centro del cortile poi percossi ritmicamente in una sorta
di danza tribale, mentre durante il lungo e bellissimo “Spiralia”
(mini cd fresco di rimasterizzazione e distribuito gratuitamente
nel corso della serata), una fanciulla in maschera nera e
lungo abito bianco avanza cantando lenta e solenne sulla fila
più alta di bidoni, risaltando contro il cielo ormai scuro
come un inquietante angelo apocalittico. Grandiosi oserei
dire, e probabilmente insieme alle Officine Schwartz una delle
realtà più valide della scena indipendente sperimentale/industriale
che l’Italia abbia mai avuto.
A
tal punto il bello della serata si può dire, almeno per quanto
ci riguarda, giunto alla fine. I dj set intermedi di techno-trance
et similia condotti da Asia Argento, e accolti un po’ freddamente
da qualche frangia dei presenti, allungheranno in maniera
spropositata i tempi della serata e la quantità di folla stipata
all’interno del teatro. Tanto che riuscire a rientrare per
il secondo set dei TG diventa quasi un’impresa, con la struttura
gremita in ogni ordine di posti. Riesco a guadagnare l’ingresso
solo verso la fine dello show, e mi sembra di percepire che
il gruppo riproponga almeno in parte il medesimo set delle
21.30, come tra l’altro già preannunciato da Fabrizio Modonese
il giorno precedente alla FNAC.
Un
ulteriore intermezzo della bella ed incazzosa Asia fiaccherà
oltremodo le nostre già poche forze, per cui giungiamo alle
2 di fronte ai finnici Pan Sonic abbastanza debilitati
e rimbambiti. Ilpo e Mika lanciano delle bordate a volume
impressionante, e pur ammettendo la mia poca energia nell’apprezzare
lo show mi pare di assistere ad un set più monotono e piatto
rispetto a quello proposto mesi prima al Supermarket, di cui
potete trovare dettagliata recensione sul nostro sito.
L’usuale
video con frequenze disturbate in bianco e nero scorre dietro
di loro, mentre il nostro encefalogramma ormai semi-piatto
ci riduce come degli automi imbambolati di fronte a tanta
cattiveria sonica.
EPILOGO:
29 Giugno 2005: una data da ricordare nei nostri diari, che
ha visto l’industriale Torino ancora una volta, nel corso
di questo ultimo biennio, sotto le luci della ribalta nell’ambito
della cosiddetta “Area grigia”.
“Mission
is terminated”, riportava laconicamente una famosa frase sulla
dissacrante cover di un doppio LP uscito nel lontano 1983.
Ma fortunatamente non è stato così. Mission is still going
on!
foto
in alto : Oflorenz
foto in basso : D.
Noctiluca B.
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THROBBING
GRISTLE
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PAN
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ASIA
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